Vendemmia || Casa Tallone.


La vendemmia del Nebbiolo ha un suo ritmo, un suo respiro. E, come spesso accade in questo angolo di terra, ha anche la sua atmosfera: una mattina grigia, avvolta nella nebbia, quella tipica di ottobre, quando i filari sembrano dissolversi nel bianco e l’aria sa di umidità e uva matura.

Ma basta poco per scaldare tutto. Bastano Matteo e Davide, con la loro energia contagiosa, le battute che rimbalzano tra i filari, le risate che si mescolano al suono delle cesoie. Perché raccogliere il Nebbiolo non è solo un gesto ripetuto ogni anno: è un rituale fatto di mani sporche, schiene piegate e momenti di allegria che trasformano anche la giornata più grigia in un ricordo speciale.

Le cassette si riempiono una dopo l’altra, il succo delle prime uve tagliate macchia le dita, e nel silenzio ovattato della nebbia si sente solo il rumore dell’uva che scivola nei contenitori. Quando l’ultima cassetta viene caricata sul furgone, con qualche colpo ben assestato per farci stare tutto, arriva quella soddisfazione silenziosa: il lavoro è fatto, il vino sta per nascere.

Questo è il Nebbiolo di Casa Tallone. Nato nella nebbia, cresciuto nella cura, raccolto con il cuore.